Biagio non è più tra di noi. Ci ha lasciati il 12 gennaio del 2023 dopo una lunga malattia.
Chi è stato per Palermo e per l'umanità intera? Semplicemente un uomo. Un uomo che ha fatto una scelta. Semplice. Chiara. E gioiosa. Una scelta che tutti potremmo fare. Tuttavia non ne siamo capaci. Parlo della scelta di distillare l'umanità attraverso la preghiera, l'Amore, il lavoro, la solidarietà, fino a raggiungerne l'essenza.
A noi di Collettivof non piace guardare alla sua vita in chiave religiosa perché l'Amore è irriducibile alle Religioni, è più grande di tutto. Persino di un Dio particolare. E Biagio, che ha accolto tutti, che ha cercato di notte, per strada, i disperati, i soli, gli scarti del nostro benessere, lo sapeva.
È stato un innamorato e un illuminato e non un uomo di religione.
Anche la fotografia altro non è che un processo di distillazione: occhi, mani, rughe, suppellettili, dettagli, tracce di un «è stato» che nel loro immobile silenzio raccontano, dischiudono mondi.
Emanuele Cottone e Fabio Savagnone ci aiutano a ricordare chi è stato Biagio e che cosa è la fotografia rispetto alla generica, contemporanea produzione di immagini.